Concluso il soggiorno in Malga Arvenutis
Buon successo per la 29ª edizione
Risale a oltre mezzo secolo fa la prima esperienza di soggiorno estivo riservato agli atleti dell'Unione Sportiva Ovaro: sistemazione molto spartana in Malga Arvenutis e Malga Claupa, faticosa salita a piedi, comfort inesistenti. Mille disagi ma tanta allegria e divertimento.
Poi è stata sperimentata la formula in tenda dopo il terremoto del 1976 e a Baita Torino (passo Pura) e al mare con soggiorni a Grado e in campeggio a Marina Romea (Ravenna).
Nel frattempo gli anni sono passati e Malga Arvenutis si è trasformata da rudimentale ricovero a un vero e proprio alberghetto. Una trentina di anni fa la svolta coincidente con il calo degli atleti e la richiesta di aprire il centro a tutti.
Dopo la sosta dovuta al Covid e la ripresa complicata dello scorso anno, tra mille precauzioni e preoccupazioni, l'edizione n. 29 si è da poco conclusa con esito positivo. Da lunedì 7 a sabato 12 agosto, lo staff sotto la guida di Speranza De Caneva (che ha rilevato il testimone dallo storico ideatore e direttore Mario Sopracase), con tre collaboratori maggiorenni e altrettanti più giovani "apprendisti", la ventina di partecipanti ha potuto vivere una esperienza di socializzazione e vita in comune. Non sono certo mancati alcuni momenti problematici, inevitabili quando ci si trova a vivere in gruppo a stretto contatto.
Ricco e variegato il "menù" proposto, e non solo quello a tavola.
Oltre ai giochi autogestiti all'aria aperta e all'interno del salone, con il calcetto e il tavolo da ping pong presi d'assalto, molte ore sono state dedicate ad attività specifiche con la qualificata assistenza di Danilo Antonipieri (tiro con l'arco), Geremia Gonano (giochi motori) Lorenzo Covassi (educazione ambientale).
I più audaci hanno raggiunto la cima dell'Arvenis all'alba per gustare lo strepitoso panorama dei monti al sorgere del sole e consumare la sostanziosa merenda accanto alla croce di vetta.
Di mattino presto è stato utile un giretto nel sottobosco alla raccolta di funghi. La sera, poi, con un clima decisamente fresco, è stato piacevole sostare accanto al caminetto acceso, mentre una volpe affamata con i suoi cuccioli non ha disdegnato i gustosi bocconi offerti. Indispensabile il supporto del pulmino che a giorni alterni ha portato in quota rifornimenti di ogni tipo.
Positivo anche il bilancio economico: a fronte di quote individuali particolarmente contenute si è chiuso sostanzialmente in pareggio grazie soprattutto a una oculata gestione e alla presenza di operatori volontari.
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