Memorial Luigi Pinzan: edizione nÂş 44 da non dimenticare
La corsa in montagna di Ovaro non si ferma davanti al nubifragio
Il sabato precedente la prima domenica di settembre, tradizionale e storico appuntamento per la corsa in montagna a Ovaro, in concomitanza con la Sagra del Carmine di Lenzone, dopo un’estate mai così calda e soleggiata, sarà ricordata a lungo per le proibitive condizioni meteo.
Subito dopo pranzo, mentre organizzatori, giurie e concorrenti si stavano apprestando alle consuete formalità pre-gara, il cielo si è progressivamente rabbuiato, iniziando a scaricare un’impressionante quantità di acqua.
Non un temporale passeggero, anche se non sono mancati tuoni e fulmini (uno dei quali si è abbattuto proprio nella zona della nuova variante al percorso), ma una pioggia incessante e fastidiosa che non dava alcuna speranza di miglioramento.
Difficile e sofferta la decisione in capo all’Unione Sportiva Ovaro: rinviare la gara o annullarla?
Scartata la prima ipotesi, poiché il calendario non lasciava spazio ad altre giornate per il recupero, anche la seconda è sembrata improponibile. Considerato il contributo finanziario già ricevuto dalla Regione e quasi interamente utilizzato per l’organizzazione della gara, l’ospitalità degli atleti, l’acquisto del monte premi (tutti effettuati in esercizi commerciali di Ovaro), l’annullamento avrebbe comportato la sua restituzione e un insopportabile deficit finanziario per le casse sociali.
Così si è deciso, con grande preoccupazione, di dare il via alle partenze giovanili, sui percorsi “rosso” e “verde”, decisamente privi di pericolo od ostacoli.
Unanime il parere favorevole delle giurie, del direttore di gara, dei responsabili dei percorsi, dei dirigenti di società rappresentati dal presidente dell’Aldo Moro Paluzza Andrea Di Centa, carismatico leader della corsa in montagna.
Con una quindicina di minuti di ritardo sul via ufficiale si sono succedute le varie partenze, dai cuccioli agli allievi. Sfruttando la provvidenziale copertura della piattaforma polivalente di Ovaro, in attesa del proprio turno gli atleti hanno potuto sostare al coperto, anche se la temperatura improvvisamente precipitata a livelli invernali, ha consigliato a molti di utilizzare tutto l’abbigliamento pesante disponibile.
Il regolare svolgimento delle prime manches, con un’ottantina di partenti, senza il minimo incidente a richiedere l’intervento del medico di gara dott. Pietro De Antoni e dei volontari della SOGIT di Rigolato presenti con un loro mezzo di soccorso, ha agevolato la decisione di portare a termine la competizione anche per le categorie “assolute”.
Apportate ai percorsi alcune varianti per togliere ogni residuo rischio, sono partite tutte le categorie femminili, sul tradizionale percorso “giallo”, rinviando a… tempi migliori il nuovo percorso già predisposto ma decisamente più impegnativo.
Poi, in perfetto orario e sotto un vero diluvio, il via per il folto gruppo degli “assoluti”. Tutti hanno raggiunto il traguardo in buone condizioni, bagnati fino al midollo ma senza il minimo danno fisico. Le provvidenziali docce, poste a disposizione dall’ASD Ovarese nel vicino campo sportivo, hanno costituito un vero momento di conforto.
Poi via a Lenzone, sotto l’ampia struttura coperta, per l’ottima pastasciutta preparata dalle storiche collaboratrici Fernanda, Margherita e Speranza e le prelibatezze locali preparate dalle donne del paese in occasione della Sagra del Carmine.
E per finire la ricca premiazione, con brevissimi saluti di Mario Sopracase, deus ex machina di tutte le 44 edizioni della corsa in montagna, dei familiari di Luigi Pinzan cui è dedicata la manifestazione e del Sindaco di Ovaro Mara Beorchia che ha ringraziato tutti per la dedizione e il coraggio nell’affrontare una gara in simili condizioni e dato appuntamento alla edizione numero 45 il primo sabato di settembre 2018.
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